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Piercing, o body piercing, (dall'inglese to pierce, perforare) indica la
pratica di forare alcune parti superficiali del corpo allo scopo di
introdurre oggetti in metallo, spesso arricchiti con pietre preziose, osso,
pietra o altro materiale, come abbellimento o pratica rituale.
Sono soggette a questa pratica soprattutto zone del corpo quali: lobo
dell'orecchio, sopracciglio, narice e setto nasale, labbro, capezzolo,
ombelico e organi genitali (glande, prepuzio e scroto nell'uomo; piccole e
grandi labbra, prepuzio clitorideo e Monte di Venere nella donna).
I motivi che spingono a tale pratica possono essere i più vari e possono
includere: religione, spiritualità, tradizione, moda, erotismo, conformismo
o identificazione con una sottocultura.
La nascita del piercing moderno deve molto ad alcuni personaggi come Doug
Malloy (Richard Simonton), Mr. Sebastian (Alan Oversby), Fakir Musafar (Roland
Loomis) e Jim Ward. Si deve a loro l'impegno nella diffusione della pratica,
nella realizzazione della gioielleria per piercing e nella definizione di
metodi e tempi di guarigione per ogni singolo piercing.
Nel mondo occidentale, di fatto, la pratica ha iniziato a diffondersi in
seno alla comunità del tatuaggio: spesso persone pesantemente tatuate hanno
preso a forarsi anche lobi, narici, capezzoli e genitali[31]. La pratica era
inoltre inizialmente diffusa nei circoli BDSM, poiché parte dei rituali di
tali pratiche erotiche, e nelle comunità gay leather statunitensi.
Successivamente il piercing ha iniziato ad essere praticato dalle
sottoculture giovanili: tra i primi ad utilizzare la perforazione di lobi e
narici, ci sono stati gli hippy, tra gli anni sessanta e settanta. A fine
anni settanta, e negli anni ottanta, la pratica è poi divenuta di uso comune
tra punk e goth. Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni
novanta, infine, soprattutto nell'area industrial, si sono diffusi anche
piercing più estremi e intimi, come ombelico, capezzoli e genitali. Negli
ultimi due decenni il piercing è uscito via via dall'underground per
divenire pratica comune anche tra i giovani e tra musicisti, modelle,
attori. Sono oggi molto comuni piercing a lobi, sopracciglio, narici,
labbro, lingua, ombelico. Meno comuni, ma anch'esse non sono più pratiche da
considerarsi ristrette alle sole culture underground o agli attori del
cinema porno, sono i piercing a capezzoli e genitali.
Il piercing è praticato dal 60% degli adolescenti aventi un'età compresa tra
i 15 e i 19 anni (in Italia è necessario il consenso dei genitori qualora il
ragazzo sia minorenne), per il 35% femmine, 25% maschi. La parte del corpo
più utilizzata è l'orecchio (89%), seguita dal naso (56%) e dall' ombelico,
adornato con brillantini e anellini utilizzati soprattutto dalle ragazze,
una della pratiche usate e comunemente chiamata il Dilatatore
Molte persone si sottopongono a questa pratica per un puro fattore di
abbellimento del proprio corpo, per poter vantare una diversità o una
similitudine con gli altri. Altre persone lo fanno in quanto ritengono che
alcuni tipi di piercing, in particolare quelli ai genitali e il tongue
(quello alla lingua) aumentino il piacere nel rapporto sessuale.
La maggior parte dei piercing non provocano forte dolore al momento della
foratura (eccetto per il foro a genitali o capezzoli) bensì è il post-foro,
come nel caso del tongue, a provocare fastidi e gonfiori per circa una
settimana.
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